Cookie Consent by Free Privacy Policy website MICHELIN X-STRADDLE 2 - Lo pneumatico per le operazioni portuali
maggio 01, 2014

MICHELIN X-STRADDLE 2 - Lo pneumatico per le operazioni portuali

Il nuovo #michelin X-STRADDLE 2

Ancora più sicurezza e produttivitànelle operazioni portuali

Le attività portuali sono il fulcro dell’economia globale. 

Il trasporto delle merci in container su navi cargo rappresenta approssimativamente i 2/3 del commercio globale2, movimentando beni per un valore stimato di 4,1 trilioni di dollari l’anno e impiegando direttamente quasi 4,2 milioni di addetti e altri 13,5 indirettamente. 

Si calcola che ogni settimana3 10.000 cargo fanno scalo in uno dei grandi porti del mondo per caricare e scaricare una percentuale considerevole dei 17 milioni di containers registrati. Da quando i terminal portuali operano 7 giorni su 7, 24 ore su 24, l’affidabilità dei macchinari e degli equipaggiamenti è diventata una necessità imprescindibile. Secondo uno studio della Global Insight, la crescita media annuale del traffico merci in container è stata del 12% fra il 2001 e il 2005 e del 6,5% fra il 2006 e il 2011. Una crescita sorprendente da quel piovoso giovedì mattina del 26 aprile 1956, quando un americano, Malcolm McLean, forte della sua esperienza nel settore del trasporto su strada, decise di adattare i container al trasporto marittimo, mettendo così fine all’era del trasporto sfuso. Per il suo contributo decisivo al commercio marittimo, McLean fu nominato “Uomo del secolo” dall’International Maritime Hall of Fame. 

1 Rispetto al suo predecessore, #michelin X-STRADDLE. 

2 Fonte: Valuation of the Liner Shipping Industry, IHS Global Report, 2009.

3 Fonte: IHS Global Report, dati del 2009.

Una volta sulla banchina, i container vengono sollevati da mezzi a 8 ruote chiamati straddle carriers. Anche se non omologate per uso stradale, queste macchine operatrici vengono utilizzate nei terminal intermodali. Lunghi più di 10 metri, alti più di 12 e larghi quasi 5, questi mezzi di dimensioni eccezionali sono zavorrati per trasportare stabilmente container con un peso fino a 60 tonnellate. Per fare un confronto, si pensi che uno straddle carrier carico pesa quanto un Airbus A320 senza carico, cioè più di 100 tonnellate. Questo dato dà un'idea della pressione esercitata sugli #pneumatici, soprattutto considerato che tutti gli assi sono assi sterzanti e devono contrastare un eventuale spostamento del carico. Gli straddle carriers viaggiano a velocità relativamente basse, seppur significative, non superiori ai 30 km/h. Una buona resistenza al surriscaldamento è quindi di fondamentale importanza. A differenza dei veicoli che percorrono lunghe distanze alla stessa velocità – con #pneumatici che possono così mantenere una temperatura costante – gli straddle carriers devono continuamente fermarsi e ripartire, muovendosi avanti e indietro, e sono pertanto sottoposti a un’elevata sollecitazione e a un grande accumulo di calore.

Le soluzioni per migliorare e ottimizzare i metodi di trasporto possono avere un impatto considerevole sulla fluidità di queste operazioni, che, come la maggior parte delle attività economiche, sono soggette a vincoli di tempo e di efficienza. Seppure gli straddle carriers single spreader, destinati a trasportare un solo container, siano ancora i più diffusi, il numero degli straddle carriers double spreader, progettati per il trasporto di uno o due container, è in aumento, chiara indicazione che gli operatori mirano a una maggiore produttività. #michelin è stata la prima a fornire #pneumatici per tutti e due i tipi di straddle carriers, con l'obiettivo di ottimizzare le prestazioni di entrambi.

Se tutti i container che può trasportare un solo cargo di 11.000 TEU4 venissero caricati su un treno, la sua lunghezza sarebbe di 77 chilometri. Come succede per molte altre attività di trasporto, l’ottimizzazione delle attività richiede soprattutto miglioramenti nelle prestazioni dello pneumatico, una componente chiave nel potenziamento della produttività. Le sfide sono complesse, poiché gli straddle carriers operano in spazi ristretti e affollati e devono essere sia facilmente manovrabili, sia stabili


4 Acronimo di Twenty Foot Equivalent Unit, unità equivalente a venti piedi (6,1 metri), ossia a un volume di 38,55 metri cubi (6,1 x 2,44 x 2,59 m).

 

Caso di studio: APM Terminals Rotterdam 

Votato come il miglior terminal europeo nel 2012 e nel 2013, l’APM Terminals Rotterdam dimostra in che misura la produttività sia di cruciale importanza per le attività portuali. 

Il terminal è dotato di 13 gru Post Panamax, 1 gru galleggiante, 74 straddle carriers operativi e 2.250 allacciamenti per container refrigerati su 100 ettari di terreno con 1.600 metri di banchina per una capacità annuale di 3,25 milioni di TEU.

Il terminal è stato progettato per essere un hub di riferimento per le attività commerciali e logistiche dei mercati britannici, irlandesi, scandinavi e dei Paesi baltici. Gestito direttamente dal terminal portuale, il trasporto può essere effettuato rapidamente su chiatte, ferrovia o strada. È il miglior sistema per alimentare un mercato di 320 milioni di consumatori in Europa continentale.

700 addetti offrono la loro esperienza, 24 ore su 24, e accompagnano il mercato di oggi nella sua strada verso il futuro.

Gli straddle carriers sono utilizzati per movimentare i container fra le navi in arrivo e partenza e i camion. Per fare questo, si muovono senza sosta nei ristretti spazi del cantiere navale, con un duplice obiettivo: la sicurezza di uomini, macchine e merci e il miglioramento della produttività. Quando arriva una nave, ogni container deve essere scaricato in meno di 90 secondi. Nel 2012, l’APM Terminals Rotterdam ha superato la propria direttiva gestendo in media 92 container all'ora, operando con navi di tutte le grandezze. Nel 2013 la media è salita a 94,1 all'ora. Ci sono ancora margini di miglioramento e lo pneumatico è il mezzo più semplice ed economico per raggiungerli. #michelin intende dimostrarlo con il nuovo #michelin #xstraddle2.  

Pianta dell’APM Terminals Rotterdam 

Il nuovo #michelin #xstraddle2 rende le operazioni portuali più sicure, aumentando allo stesso tempo la produttività di oltre il 30%. 

MICHELIN #xstraddle2 offre tutti i vantaggi della tecnologia radiale – un brevetto Michelin – per migliorare le operazioni portuali. 

Il nuovo #michelin #xstraddle2 è progettato, nella dimensione 450/95 R 25 (16.00R25), per i straddle carriers - single spreader. Per i straddle carriers-double spreader, #michelin ha mantenuto in catalogo la dimensione 480/95 R25 #michelin X-STRADDLE. Il nuovo pneumatico #michelin #xstraddle2 è già disponibile come primo equipaggiamento e come ricambio. 

Agli operatori di mezzi portuali questi #pneumatici offrono miglioramenti che contribuiscono ad aumentare la produttività.

Maggiore sicurezza. Grazie alle fasce di protezione sui fianchi, unite a una larghezza ridotta e al nuovo design dell’area del tallone, il nuovo #michelin #xstraddle2 è più robusto, offrendo agli operatori maggiore affidabilità e sicurezza. Le scanalature più strette riducono il rischio che oggetti s'incastrino nel battistrada. Infine, il nuovo #michelin #xstraddle2 offre una migliore aderenza, più maneggevolezza e maggiore stabilità. È anche più facile da montare e smontare dal cerchio per la manutenzione degli #pneumatici e le sostituzioni.

 

Maggiore produttività. La produttività nelle operazioni portuali dipende dalla possibilità di muovere più velocemente un maggior numero di container e di farlo in sicurezza. Paragonata alla generazione precedente #michelin X-STRADDLE, il nuovo #michelin #xstraddle2 offre un incremento del 17% della velocità massima (da 30 a 35 km/h) e un aumento del 25% della distanza percorsa per ora (da 12 a 15 km/h). Allo stesso tempo, la capacità di carico del nuovo pneumatico è superiore del 7%, da 14 a 15 tonnellate per pneumatico. L'effetto combinato di questi incrementi può aumentare la produttività teorica del nuovo #michelin #xstraddle2 di oltre il 30%5, andando così a posizionare lo pneumatico come fattore chiave della produttività nelle operazioni portuali.

Maggiore longevità. Il #michelin #xstraddle2 dura molto più a lungo grazie al nuovo design del battistrada e della carcassa, un innovativo battistrada bi-mescola e un sistema di raffreddamento ottimizzato sia sul battistrada, sia sulle spalle. Il nuovo battistrada, che contiene un 4% di gomma in più, contribuisce ad aumentare la longevità fino al 15%6. Questo riduce significativamente il costo totale di gestione degli #pneumatici e delle macchine. 

Più comfort per l’operatore. Il nuovo battistrada si consuma più regolarmente, riducendo anche le vibrazioni. Ciò migliora il comfort di guida, contribuendo a rendere più sicure le operazioni del mezzo.

Miglioramento delle prestazioni ambientali. Oltre a offrire una maggiore longevità, il nuovo #michelin #xstraddle2 è prodotto in stabilimenti 14001 ISO, che hanno visto il loro impatto ambientale ridotto del 16% dal 2005. In più, lo pneumatico può essere ricostruito e facilmente riparato dalla rete di partner #michelin. Gli operatori che scelgono #michelin #xstraddle2 possono quindi arrivare a un potenziamento delle performance operative utilizzando un minor numero di materie prime. 

5 Secondo il sito e le condizioni di utilizzo. 

6 Rispetto agli #pneumatici della generazione precedente.

Il design del nuovo #michelin #xstraddle2 riflette la sua eccezionale versatilità. Le nuove scanalature del battistrada contribuiscono a evitare l'accumulo di calore, mentre la manutenzione è semplificata grazie a un indicatore di usura che è facilmente visibile sulle spalle e fornisce un feedback immediato sul tasso di usura dello pneumatico e la vita residua. Le fasce di protezione sui fianchi attestano la sua resistenza alle forature e ai tagli. Con tutte queste caratteristiche, il #michelin #xstraddle2 è stato progettato per rispondere alle sfide dell’impiego nei terminal marittimi.

MICHELIN #xstraddle2 è prodotto in Francia, nello stabilimento #michelin di Montceau-les-Mines.